Andremo in pensione a 87 anni come mattarella?

Le scene di giubilo dei parlamentari all’elezione di Sergio Mattarella per il secondo mandato non richiesto dallo stesso presidente della Repubblica, lasciano quantomeno spiazzati.

Dopo una sei giorni dove si era reduci da una trattativa precedente, per certi versi estenuante, con un candidato autoproclamatosi prima e autodichiaratosi poi, non disponibile all’investitura del centrodestra (sigh), è iniziata la partita a scacchi: magari si fosse giocato a scacchi, almeno lì ci vogliono abilità e strategia, diciamo che si è giocato a rimpiattino, per vedere l’altra parte che avrebbe fatto.

Detto di Forza Italia il cui leader Silvio Berlusconi comunque ormai gioca da solo e al massimo con qualche portavoce ( Tajani e Ronzulli ) che è comunque un giocare da solo, dall’altra parte gli (ex) alleati di Lega e Fratelli d’Italia con Salvini e Melon sono stati impegnati prima del 24 gennaio, primo giorno del gran ballo del Quirinale, nel convincere Berlusconi di non avere i numeri per poi tentare, goffamente, di avere “finalmente un presidente della Repubblica di centrodestra”. 

E chi sarebbe dovuto essere, di grazia? 

Siamo partiti con Marcello Pera, ex presidente del Senato del governo Berlusconi, per poi virare sull’attuale inquilina  di Palazzo Madama, Elisabetta Casellati che doveva essere non solo la candidata del centrodestra ma anche il nome di “donna” che avrebbe dovuto convincere tutti. O quasi. Perché la Casellati, nonostante endorsement di Silvio Berlusconi, pare non essere molto simpatica ai colleghi di partito della stessa Forza Italia di cui fa parte dal 1994, anno della sua fondazione, così il centrodestra è andato a sbattere. 

E siccome di nomi buttati quasi lì a caso, ce n’erano diversi, proviamo a metterli in fila: Franco Frattini ex ministro degli Esteri, governi Berlusconi e Monti, Sabino Cassese interpellato dallo stesso Salvini nottetempo, fino ad arrivare a Elisabetta Belloni, capa dei servizi segreti. Ma lì c’è stato poi il niet di Letta.

Situazione dei partiti con più parlamentari: Lega con una lotta a due tra Salvini e Giorgetti, con Salvini che ha tentato di fare il Kingmaker, con il risultato finale che ha visto Forza Italia dichiarare che le trattative le avrebbero fatte autonomamente e non più collegialmente e con la Meloni che dichiarava pubblicamente con un tweet, Salvini dà ok per Mattarella, non ci credo.

Il Movimento 5 Stelle con una lotta a 2 ( più uno ) tra Conte e Di Maio (e il sempiterno Grillo), Letta con il Pd che sognava Draghi al Colle e che adesso festeggiano lo stesso, come tutti d’altronde, la rielezione di Mattarella.

A parte Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni, unico partito all’opposizione al “governo dei migliori” ma che paradossalmente prima di iniziare la ricerca del nuovo inquilino del Colle era alleata con Forza Italia e Lega con cui non condivide l’esperienza di governo. Mah. 

La spaccatura adesso c’è, su tutti i fronti. E intanto, nulla è cambiato in questa settimana: Mattarella avevamo al Quirinale prima di questa settimana, Mattarella ci ritroveremo al Colle dopo questa settimana. Draghi avevamo alla guida del governo prima di questa settimana, e Draghi guiderà l’esecutivo dopo questa settimana di rimpiattino. 

E la sensazione che di questa scelta siano felici unicamente gli stessi parlamentari, i cui leader di partito, per non abdicare per manifesta incapacità, si dichiarano felici e meritori della scelta di richiamare un uomo di ottant’anni che il diritto di godersi la pensione e un pò di tempo libero se li era già guadagnati – meritoriamente – nei sette anni trascorsi al Colle.

Speriamo non sia un messaggio anche questo per gli italiani che come Mattarella si accinge a fare, occorrerà lavorare fino a 87 anni prima di godersi la meritata pensione. (Se) Andrà tutto bene.

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Vieste la “meravigliosa sperduta”

La Vista dalla Terrazza del B&B: “Quintessenza” di Vieste.

Se George Berkeley, a proposito della #Puglia, affermava: “Ho visto le più belle città del mondo” al terzo Press Tour a cui ho partecipato organizzato da #Daunia Press Tour e da #Regione Puglia risulta difficile non concordare con il filosofo irlandese del XVII Secolo.

Una volta arrivati a #Foggia, raggiungere #Vieste, “la meravigliosa sperduta” è un tragitto lungo ma che dà sollievo.

Sei consapevole che la tua destinazione sarà l’inizio di una nuova fantastica avventura in terra di #Puglia.

Arrivati a #Vieste ci accoglie un clima magnifico in questo piccolo Paese situato su un promontorio della Costa orientale del #Gargano.

Il B&B #Quintessenza scelto per noi è gestito da una giovane coppia che ci “coccola” durante tutto il soggiorno con deliziose colazioni impreziosite dalla pizza fatta in casa che si sposa perfettamente con il traditional italian #breakfast: dolce e salato si mescolano in un divino connubio di sapori che allietano il risveglio e ci consentono – ogni mattina – un inizio di giornata invidiabile.

Uno scorcio di Vieste

Il saluto del Sindaco e del Vice Sindaco di #Vieste nella Sala del Comune ci permette di comprendere al meglio come questa cittadina di neppure 15mila abitanti, durante il periodo estivo riesca ad accogliere un numero considerevole di turisti facendole toccare anche le 150mila presenze, grazie anche alle capacità ricettive delle diverse strutture alberghiere presenti e non solo: case vacanza, #Bed & Breakfast, appartamenti in affitto e seconde case di chi viene a ritemprarsi sul #Gargano durante il periodo estivo, incoronando così #Vieste come la meta più visitata e frequentata della #Puglia, battendo così anche il #Salento.

La cena, nel cuore di #Vieste, è al Ristorante Vecchia Vieste, dove il Gruppo accompagnato dalla Vice Sindaca inizia a pregustare tutto quello che il #Tour ci offrirà.

C’è un luogo magico ed esclusivo a #Vieste ed è il #Castello Svevo.

Accediamo in un luogo magico che, attualmente, è utilizzata dalla Marina Militare italiana ed è inoltre un Osservatorio per l’Aeronautica militare per la redazione del bollettino meteorologico.

Una volta entrati nel cortile, muniti di regolare permesso, si domina il Paese e si vede il Mare a perdita d’occhio e la Spiaggia resa celebre dalla Leggenda di Cristalda e Pizzomunno, omaggiati anche dalla Canzone di Max Gazzè, che per ricordare questa drammatica storia d’amore, scrisse una canzone a loro dedicata portandola al Festival di Sanremo nel 2018.

Max Gazzè è cittadino onorario di #Vieste dallo scorso anno.

L’esperienza più bella però, a mio avviso, è quella dei #Trabucchi.

Emozioni allo stato puro.

Nel 1964 al #MoMA di #New York , Bernard Rudofsky allestì una mostra fotografica intitolata “Primitive Architecture”.

Fra le diverse immagini esposte – c’era una fotografia del #Trabucco di Punta della Torre in #Vieste affiancata ad una di una struttura di pesca tradizionale costruita interamente in bamboo e situata sul fiume Wagenya in Congo.

I #Trabucchi del #Gargano sono delle vere e proprie Opere di ingegneria di alto livello e la loro costruzione, con quel tipo di architettura basata, – causa scarsità di risorse e materiali – quasi esclusivamente su criteri di elevata funzionalità e sull’obiettivo del massimo risparmio sui costi, rappresenta senza dubbio alcuno, una meraviglia di straordinaria capacità ingegneristica.

E’ possibile pescare sul #Gargano su uno di questi magnifici #Trabucchi con l’alta supervisione dei “navigati” pescatori di #Vieste: un’esperienza unica nel suo genere e per certi versi, indimenticabile.

I #trabucchi, sono tutelati dal Parco Nazionale del Gargano.
La Struttura di un trabucco consiste in una costruzione di legno con una piattaforma protesa sul mare ancorata alla roccia da grossi tronchi di Pino d’Aleppo.

Nei video seguenti il lavoro svolto dalla Rete e una mia intervista ad uno dei pescatori protagonisti del #Trabucco visitato a #Vieste che ci racconta la sua esperienza con questa tradizionale metodologia di pesca tipica del #Gargano.

Una passeggiata / escursione stile “trekking” per gli amanti del genere fortemente consigliata è quella che attraversa le #Torri costiere di #Vieste – nate per difendere i Paesi della Costa dalle scorrerie dei pirati e dei corsari – e che il Viceré di Napoli, Pietro Toledo, fece riattivare nel 1535.

Qui sotto il video con la spiegazione della nostra Guida, Valentino:

Valentino, la nostra guida ci spiega le ragioni storiche che portarono alla costruzione delle Torri di Vieste.

La serata di Sabato 16 Marzo con l’accensione della Fanoja di San Giuseppe a Marina Piccola a #Vieste ha celebrato il rito della Notte della Taranta con un susseguirsi di Stand enogastronomici ( imperdibili le 3 Signore che preparano la pasta a mano ).

Qui sotto il Video:

Ma non è finita, in questa magica notte percorrere i vari Stand è emozione allo stato puro: c’è il #Caciocavallo da gustare e, last but not least, sul Palco a salutare l’accensione della #Fanoja, i mitici: “Cantori di Carpino“.

Nella nostra Visita non c’è stata solo #Vieste.

Una menzione particolare merita Monte Sant’Angelo.

Monte Sant’Angelo è sede di ben due Siti riconosciuti Patrimonio mondiale dell’Umanità tutelato dall’#UNESCO: le tracce longobarde nel Santuario di San Michele Arcangelo (nell’ambito del sito: “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.)”); le #Faggete vetuste della Foresta Umbra (2017, nell’ambito del bene transnazionale “Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”).

Monte Sant’Angelo, la New York del Medioevo.

Lasciando Monte Sant’Angelo, ci rechiamo in uno dei luoghi che attrae più visitatori in #Puglia: la Basilica minore di Santa Maria Maggiore di Siponto a Manfredonia, era l’antica Cattedrale di #Siponto, eretta nel 1977 a Basilica minore.

La Basilica è dedicata a Maria Santissima di #Siponto ed è stata impreziosita dalla genialità di Edoardo Tresoldi, ideatore di un’ Opera d’arte contemporanea che, attraverso una rete metallica permanente e trasparente, ricostruisce i volumi originari della Basilica paleocristiana.

L’opera di #Tresoldi è stata inaugurata il 12 marzo del 2016.

Già nel 2016, il Parco Archeologico di #Siponto ha ottenuto il maggior numero di voti in occasione della quarta edizione del premio intitolato alla memoria del Professor Riccardo Francovich, assegnato dalla Società degli Archeologi Medievisti Italiani (SAMI) al Museo o Parco archeologico italiano in grado di rappresentare la migliore sintesi fra rigore dei contenuti scientifici ed efficacia nella comunicazione degli stessi verso il pubblico dei non specialisti.

Con l’installazione di diverse tonnellate di filo di ferro, risulta la più grande Opera al mondo realizzata in rete metallica, #Tresoldi ha valorizzato la struttura del XII secolo, facendola diventare uno dei luoghi più visitati in #Puglia.

La stessa Opera è stata premiata lo scorso Ottobre, della Medaglia d’Oro all’Architettura italiana, il più prestigioso premio d’architettura italiano istituito da La Triennale di Milano in collaborazione con il #Mibac.

La nostra Guida, Concetta, a proposito dell’ Opera di #Tresoldi afferma: “L’Opera ricostruisce la parte della Basilica paleocristiana, costruita in due momenti differenti: a quello del V secolo circa, coincide la navata centrale con l’Abside a cui corrisponde il #Mosaico bianco e nero, poi successivamente, furono costruite le navate laterali cui corrisponde il Mosaico pavimentale“.

Torniamo a fare del #Trekking lungo e suggestivo sentiero che dal Monte Saraceno conduce alla Spiaggia di Mattinata che vi permetterà di ricongiungervi corpo e anima con i paesaggi incantevoli che si incontrano lungo il cammino mozzafiato ( sia per la bellezza che per la fatica – per quelli – non molto allenati alle camminate come il sottoscritto ).

Il Tour a #Vieste ha visto anche la presenza di Coco, Special Guest cinese che è stata con noi durante il nostro viaggio e che ha condiviso sui Canali social cinesi come #WeChat le giornate trascorse in questi luoghi meravigliosi, suscitando la curiosità divertita e interessata degli abitanti.

Una menzione a parte meritano tutti gli #Artigiani che abbiamo conosciuto e che ci hanno mostrato con umiltà la loro maestria e capacità di creare piccole Opere d’arte, vedendoli lavorare con assoluta dedizione alle proprie creazioni.

Una frase fuori da uno di questi laboratori ha colpito la mia attenzione e recitava, testualmente:

Quando compri da un artigiano stai comprando:
-Centinaia Di ore di lavoro, di fallimenti e di relativi esperimenti;
– Mesi di frustrazioni e momenti di gioia;
– Stai comprando momenti di vita di una persona.


Dove mangiare:

Box 19

Via Santa Maria di Merino 13, 71019, Vieste Italia +39 0884 705229

Masseria Sgarrazza

Contrada San Salvatore, 71019, Vieste, Italia +39 347 754 5180

Acqua

Lungomare Amerigo Vespucci 50, 71019, Vieste, Italia +39 0884 522238

Cappero di Manfredonia

Viale Beccarini, 2, 71043, Manfredonia, Italia +39 0884 662716

Masseria Valle del Cerro.

Strada Provinciale 52, 71019, Vieste, Italia +39 388 355 1527

Capriccio

Località Porto Turistico, 71019, Vieste, Italia +39 0884 705073

Locanda del Maniscalco

Via Luigi Zuppetta 14, 71030 Mattinata, Italia +39 348 753 8161

Profumo di Gargano

In un angolo di Puglia tutto da scoprire…

C’è qualcosa che mi porto dentro dal viaggio organizzato tra il 6 e il 10 Dicembre scorso – da Daunia Press Tour – per Giornalisti, Blogger, Influencer e che mi accompagnerà per molto tempo: il profumo.

Lo senti ovunque ti muova e anche quando distrattamente pensi ad altro, lui ti raggiunge e non puoi fare a meno di assaporarlo: a volte intenso, a volte percepito solo in parte, ma comunque sempre presente.

In alcune giornate si è sprigionato in maniera prorompente, in altre invece, si è presentato a noi in maniera discreta, quasi timida, mai timorosa.

Lo vivi, assecondandolo sempre, durante il soggiorno tra Carpino, Ischitella e Cagnano Varano nel Gargano per trovare poi finanche la mia personale Sindrome di Stendhal rielaborata e rivissuta in un paesaggio suggestivo come quello rappresentato dal Lago degli Ulivi.

Un luogo magico che si raggiunge dopo una lunga e suggestiva passeggiata tra gli Ulivi fino ad affacciarsi su questa distesa azzurra che mi ha lasciato senza fiato così come avvenne, appunto, allo scrittore francese lasciando Santa Croce a Firenze.

Ma partiamo dal principio, riavvolgiamo il nastro al 6 Dicembre scorso, data di inizio del Tour e giorno di arrivo di tutto il Team ospite di Daunia Press Tour e Regione Puglia.

Riunitosi il Gruppo in arrivo da diverse parti d’Italia, ci rechiamo subito ad Apricena alla Cantina Le Grotte a visitare un’Azienda giovanissima nata nel 2014 e che vanta diverse qualità di vino, tra cui, per i Rossi: Merlot, Syrah, Montepulciano e in assoluto il pezzo forte a mio parere, l’autoctono Nero di Troia.

Per i Bianchi invece, si distinguono: Trebbiano, Moscato e Falanghina.

Dopo aver assaggiato le numerose varietà di prodotti vinicoli offerti dalla Casa, l’aspetto più divertente è stato senz’altro quello di servirsi da una sorta di “pompa di benzina” dove far adeguato rifornimento di vino. Siamo nella Laguna di Lesina che separa il Gargano dalle Isole Tremiti, caratterizzata da terreni calcarei e ricchi di minerali.

Cantina Le Grotte

Il Gruppo Franco Dell’Erba – proprietaria della Cantina – è Industria Leader nell’Estrazione di Marmi.

La mattina di Venerdì 7 Dicembre – per chi ha fatto di Milano la propria Città d’adozione è Sant’Ambrogio – ma è anche la giornata che il Press Tour dedica a Carpino.

Alcuni la conoscono senz’altro per il Carpino Folk Festival che ogni estate attrae nella piccola Piazza del Paese migliaia di persone.

Arriva Michele Simone, Presidente della Pro Loco di Carpino.

Affabile e sorridente si presenta sin da subito come il nipote del Cantore Antonio Piccininno vera e propria Istituzione a Carpino scomparso alla fine del 2016 a 100 anni, ma come recita il detto dei Cantori: “Chi sonä e càntä no nmore màji”, Piccininno è ancora vivo nei ricordi di tutti gli abitanti di questo piccolo Paese del Gargano.

Attraversandolo mi sembra che possa essere un’ottima location per un Film d’antan, così Michele racconta che nel 1958 venne girato il Film: “La Legge”.

Con la Regia di Jules Dassin e con interpreti del calibro di: Gina Lollobrigida, Marcello Mastroianni, Yves Montand, Pierre Brasseur e Franco Pesce.

Stradine strette su cui inerpicarsi e case che paiono aver fermato il tempo, mi portano a socchiudere gli occhi per un istante, sognando la Lollo e il Bel Marcello in una pausa delle riprese del Film con la popolazione entusiasta che faceva sentir loro il proprio caloroso benvenuto.

Mi immagino l’orgoglio dei cittadini carpinesi davanti a questi mostri sacri del Cinema catapultati in questo piccolo Paese del Gargano e per un momento sono anche io con loro nel lontano e nostalgico 1958.

Ma è ora di pranzo e solo l’idea di ciò che ci attende mi riporta all’attualità di 60 anni dopo: e, in Puglia, quando si tratta di tradizioni culinarie, c’è un presente che è anche – soprattutto – passato.

Un passato fatto di tradizioni, di gesti, di simboli, di usi e costumi di un territorio ricco di storia e di forti legami con la Terra, generosa dispensatrice di prelibatezze fatte di materie prime sopraffine.

All’Agriturismo Villa Costanza (Contrada Coppa, Via della Repubblica) ci attendono piatti semplici della tradizione contadina: subito una pietanza posizionata a centrotavola colpisce il mio olfatto, monopolizzando la mia attenzione: la zuppetta di fave e zucca. Si è rischiato seriamente il litigio con i compagni di viaggio per accaparrarsi continuamente un’ulteriore cucchiaiata.

Si tratta di un piatto per palati sopraffini che incontrano la semplicità armoniosa di due ingredienti che realizzano il matrimonio perfetto, quello che solamente in Natura può realizzarsi. Nonostante la pietanza raggiunga la perfezione, ho voluto comunque inserire un terzo incomodo a questo sublime connubio: l’olio extra vergine di oliva.

Proprio a Carpino nel pomeriggio eravamo attesi per la XLVII Assemblea nazionale delle Città dell’Olio: produttori d’olio e Sindaci in arrivo da ogni parte d’Italia per discutere del futuro del comparto.

L’importanza di fare Rete, di dotarsi di una strategia comune, l’impegno politico garantito anche dalla partecipazione di diverse personalità politiche, tra cui, l’Assessore al Turismo della Regione Puglia, Loredana Capone, hanno portato alla Firma di un protocollo d’intesa siglato da Enrico Lupi, Presidente delle Città dell’Olio e di Floriano Zambon di Città del Vino, insieme proprio al Sindaco di Carpino, Rocco Di Brina.

Ma è nel corso della serata che Carpino non finisce di stupirci, accogliendoci nella Piazza del Paese con una piccola anticipazione musicale di quello che sarà il prossimo Carpino Folk Festival ma, soprattutto, ritrovandoci al cospetto di uno Street food enogastronomico territoriale da urlo.

L’Evento Frasca, Fanoia e Olio Novello celebra una tradizione, giunta alla ventesima edizione, che è quella di bruciare i Rami di Ulivo come atto purificatore che, seppur di origine pagana, assume significato cristiano alla Vigilia dell’Immacolata Concezione di Maria.

Mentre i Rami d’Ulivo bruciano e la Tarantella del Gargano comincia a farsi sentire arrivando dal Palco direttamente nel cuore della piccola piazza, Michele Simone mi chiama a sé: c’è il pancotto da assaggiare.

Che meravigliosa prelibatezza: piatto povero della tradizione contadina, quello di Carpino secondo gli autoctoni prevede l’utilizzo del pane raffermo, delle fave, della cipolla e di qualche pomodoro, con qualche licenza poetica che prevede, talvolta, l’utilizzo di Bietole e Patate.

Ultimo, ma solo in ordine di apparizione, e per dare quel tocco in più: l’olio crudo.

Si aprano le danze: nessuno si tiri indietro, c’è aria di festa, nessuno deve mancare.

I Cantori di Carpino

La Tarantella del Gargano, diversa dalle altre, si balla sulle note e i testi dei Cantori di Carpino: la Piazza si anima, tutti si muovono sinuosi e anche noi, diventiamo tutt’uno con gli altri e con la Piazza che profuma di magico.

Il mattino seguente è la volta della visita a Cagnano Varano, qui un trekking rigenerante ci conduce – non senza fatica – ad una vista spettacolare.

Non mi dilungherò oltre nella descrizione, la fotografia che apre l’articolo parla da sé, non trovate?

A Cagnano Varano, imperdibili, ci sono da visitare anche le Grotte di San Michele.

Ma è la sera che mi regala, se ancora ne sentissi la necessità, emozioni all’ennesima potenza: la visita a casa del Cantore Nicola Gentile e della sua gentil consorte, Rosa Menonna.

E qui ascoltando dal vivo – lui alla chitarra e voce e la moglie che lo accompagna con le castagnole, mi accorgo di essere letteralmente in estasi.

Nicola Gentile e Rosa Menonna

A guardia di quella favolosa generazione dei Cantori di Carpino, marito e moglie ci regalano canti antichi di queste terre, e le loro Tarantelle, Patrimonio dell’Unesco.

Cerco di ascoltare e di comprendere ogni singola parola, e di immedesimarmi in chi ha scritto questi testi struggenti: quante emozioni, qualche lacrima scende e faccio fatica a prendere l’occorrente per immortalare il tutto.

Ancora adesso mentre scrivo non capisco se ho fatto bene o se sono mancato nel mio compito di Reporter: se fosse la seconda ipotesi ad avere la meglio, ciò mi vedrebbe accusato dai miei lettori di scarsa professionalità, ma invocherei a gran voce l’incapacità di intendere e di volere ( ringrazio per la foto i colleghi del Press Tour ).

L’unica cosa che ho voluto in maniera (in)consapevole è stata quella di perdermi tra le note dei Cantori.

Ora comprendo perfettamente il motivo per cui nel 1954 lo statunitense Alan Lomax rimase letteralmente incantato quando si imbatté tra le note di questi poeti musicali nella ricerca, commissionata dalla Columbia Wolrld Library and Primitive Music, incentrata sulle tradizioni popolari.

E’ all’Azienda agricola Cannarozzi invitati a Cena che faccio un’ulteriore scoperta su questa Terra così ricca di leccornie e di… sorprese!
La Fava di Carpino nel 2014 è finita letteralmente in orbita con la mitica astronauta Samantha Cristoforetti, dopo una sua visita nella Capitanata, quando si è trattato di scegliere che cosa portare con sé nello spazio, si è ricordata di questa primizia che aveva scoperto proprio da queste parti.

L’Azienda agricola Cannarozzi

Maria Antonietta Di Viesti, Presidente dell’Associazione: “Fava di Carpino” e titolare insieme al marito dell’Azienda Agricola Cannarozzi ce ne offre in quantità e noi ci facciamo coraggio: così, una tira l’altra.

Il Press Tour ci ha poi portato ad Ischitella, un piccolo paese che ostinatamente si aggrappa alla sua travagliata storia e ai suoi abitanti: aperti e cordiali, desiderosi di raccontare e di raccontarsi.

Un piccolo Paese che fa parte del Parco Nazionale del Gargano ed è celebre per i suoi agrumi: e anche loro, provati ed… approvati.

I giardini di Agrumi di Ischitella

E qui ritorno al punto di partenza: il profumo.

Così come per quei grandi amori che fanno dei giri immensi e poi ritornano, il profumo mi ha accompagnato sempre: a tavola, durante i nostri spostamenti da un luogo all’altro, nei luoghi che abbiamo visitato.

Grazie a questi Paesi, perle uniche del Gargano.

Grazie a Daunia Press Tour e Regione Puglia.