Ci pensa sempre qualcun altro?

Ascoltando e osservando ogni giorno la realtà che viviamo, non ho paura di ammettere che questi siano tempi un po’ angosciosi. Angoscianti se vi pare.

Parlando coi miei coetanei ( quelli della generazione perduta, rimasti in panchina, come direbbe Andrea Scanzi nel suo ultimo libro ) ciò che mi colpisce profondamente è sempre questa incapacità di vedere il futuro.

Ho chiesto a molti di loro: “Come ti vedi in un prossimo futuro?” e, ognuno di loro, mi ha risposto sempre allo stesso modo: “Futuro? Io vivo il presente, e anche questo mi angoscia.”

Ora quel che più mi ostino a non comprendere è come ognuno di noi e ognuna di queste persone possa far vincere la rassegnazione, l’apatia e la paura sulle proprie esistenze.

C’è bisogno di un nuovo slancio vitale da parte di tutti noi, ognuno di noi deve provare a cambiare le cose.

Non sono un elettore di Beppe Grillo ( diciamo anche che non esiste un Partito in Italia che si avvicini alle mie idee politiche ) ma quando afferma: “Ci dovete pensare voi”, secondo me ha ragione da vendere.

Le frasi che più di tutte circolano nei Bar e tra la gente in questi giorni è: “Vediamo questo Renzi che fa, se riesci a sollevarci”.

Insomma, in Italia, ci pensa sempre qualcun altro.

Mandiamo avanti sempre un’altra persona a cui delegare le nostre scelte, le nostre decisioni, la nostra vita.

Pronti ad esaltarlo, prontissimi a rinnegarlo.

Ma guardando, scrutando da una poltrona in pelle di quelle comode davanti alla tv, ogni singola mossa del nostro “ariete”.

Infatti a noi in Italia, chissà perché, ci serve sempre un ariete, uno che con la sua testa dura e le sue corna rompa gli indugi e apra porte che noi non abbiamo il coraggio di aprire.

Siamo fatti così, ma continuo ad essere convinto di una cosa: non esiste l’Uomo della Provvidenza, esiste una persona che sia rappresentante di un’idea condivisa e diffusa da una molteplicità di persone.

Poi, la persona può essere più carismatica o meno, magari essere di bell’aspetto e quando lo riprendono in tv “uscire proprio bene”, ma sarà sempre lì delegato a rappresentare una certa idea di società che diverse persone hanno in mente per il loro Paese, quello in cui sono nati e in cui vivono.

Se poi la persona lascia il comando, ci sarà pronto un altro, che arrivi con altre idee ma sempre condivise da una maggioranza di persone su diversi temi, quali per esempio: sanità, scuola, ambiente, sicurezza, lavoro, etica.

Ma se continuiamo a pensare che all’improvviso, quasi dal nulla, possa spuntare qualcuno e risolvere da solo i nostri problemi, abbiamo sbagliato come sempre a capire.

 

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Londra. Non mi stanco mai di rivederti..

Davvero un reportage ben fatto, da condividere assolutamente.
Complimenti!

Diario di una mamma "in corriera"

Oggi voglio raccontarvi dell’ultima volta in cui sono stata a Londra. Sono trascorsi già due anni e mezzo.

Adoro Londra, é stato amore a prima vista, da quando la vidi per la prima volta, nel 1991, per poi tornare nel 2000 per una vacanza tutta mia di una settimana.

Sono tornata poi volentieri ancora nel 2004 e nel 2005 per lavoro.

In continua evoluzione, ogniqualvolta si ripresenti l’occasione di tornarci, colgo la palla al balzo. Ed ecco che, con l’occasione di lavoro, un corso di 5 giorni, decido di trascorrere  il week-end antecedente il mio impegno, con marito e due coppie di amici.

Da dove cominciare? E’ sabato, direi da Portobello Road..inizia l’avventura:

DSCN6389

E’ presto, e Portobello Road non é ancora affollata, ma in men che non si dica, la strada, ricca di mercatini, bancarelle, oggettistica tra le piu’ svariate, si riempie di turisti e curiosi.

Anche tu stai pensando al…

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In Italia basterebbe che si seguissero le ovvietà…

Ritorno a scrivere nella giornata in cui cade il Governo Letta.

Domani, il buon Enrico, salirà al Colle e darà le dimissioni invocate da Renzi e accettate dalla direzione del Partito Democratico.

Per fare un altro Governo a guida Renzi fino al 2018.

E tutti a parlarne, dicendo che le cose ( un’altra volta ) cambieranno.

Benedetta pazienza, ma perché bisogna dire sempre le cose ovvie?

Perché sono le più adatte, e perché, in Italia, seguendole, si farebbero grandi cose.

Da quanto si dice che basta nominati ? ( in Parlamento e alla guida del Governo, onde evitare questo, bisogna essere eletti dal voto popolare attraverso il responso delle urne )

DA TANTISSIMO TEMPO.

L’hanno fatto?

NO

Da quanto si mena il torrone per rifare la Legge elettorale?

DA TANTISSIMO TEMPO.

L’hanno fatta?

NO.

Da quanto si mena il torrone per la riduzione del numero parlamentari?

DA TANTISSIMO TEMPO.

L’hanno fatta?

NO.

E l’abolizione del Senato della Repubblica?

DA TANTISSIMO TEMPO.

L’hanno fatta?

NO.

E l’abolizione delle Province?

DA TANTISSIMO TEMPO.

L’hanno fatta?

NO.

La riduzione della loro indennità da parlamentari, da quanto se ne parla ?

DA TANTISSIMO TEMPO.

L’hanno fatta?

NO.

Sono tutte Ovvietà, talmente ovvie e scontate che se fossero state rese norme di Legge, oggi non ci sarebbe questa distanza tra cittadini italiani e la classe politica di questo Paese.

Lo so, è un’ovvietà anche questa.

Ma come detto, in Italia, seguendo semplicemente le ovvietà, si farebbero grandi cose.