La Valle d’Itria

Valle d’Itria, viaggio nella Puglia più autentica.

I muretti imbiancati, le distese di ulivi secolari, il cielo terso anche in autunno. Bevenuti in Valle d’Itria, crocevia di provincie nel cuore della Puglia.

Grazie a un Press Tour organizzato dal Comune di Cisternino, abbiamo avuto la possibilità di visitare questo angolo di Sud che in questi anni ha avuto la capacità di costruire intorno a sé un sistema turistico di qualità semplicemente investendo sul patrimonio paesaggistico e sul capitale umano, a oggi capace di esprimere un livello di ospitalità difficilmente riscontrabile altrove.

Proprio lo spirito di intraprendenza che contraddistingue la zona e la voglia di consolidare quanto realizzato finora hanno spinto gli amministratori di Cisternino – in particolare l’assessore Mario Saponaro – a organizzare la Conferenza Internazionale dei Borghi del Mediterraneo, un appuntamento annuale che ha portato al confronto amministratori, opinion leader e addetti ai lavori provenienti dai paesi del bacino mediterraneo. Una manifestazione che se da un lato ha dato la possibilità di ampliare la platea dei soggetti attuatori di buone prassi, dall’altro ha permesso a Cisternino di emergere in tutta la sua bellezza e magia. Durante tutta la settimana si sono susseguiti incontri tematici, mostre d’arte contemporanea e di fotografia, gite fuori porta che hanno coinvolto i partecipanti in emozionanti tour tra i comuni della Valle d’Itria, da oggi impegnati a promuoversi attraverso un unico brand.

Il press tour ci ha dato la possibilità di conoscere in maniera più approfondita questo pezzo di Puglia compreso tra il mare e i rilievi interni, permettendoci di assaporarne fino in fondo profumi e atmosfere che riportano a un recente passato fatto di tranquillità, natura incontaminata e ovviamente – siamo sempre in Puglia! – di buon cibo.

Cisternino

Dicono che gli inglesi si siano innamorati follemente di questo borgo tanto da essersi trasferiti in tanti da queste parti. Sarà per il piccolo centro storico dal sapore antico, sarà per i vicoli che ruotano intorno alla piazza principale del paese, sarà per la rigogliosa boscaglia che lo circonda, un fatto è certo: basta passare un paio di giorni qui per capire facilmente i motivi di questa attrazione.

E non serve seguire un itinerario preciso, basta girare facendosi guidare dai giochi di luce che si animano sulle pareti delle case del borgo antico. O semplicemente dai profumi dei “fornelli”, le antiche e tradizionali osterie regno incontrastato delle “bombette”.

Se capitate da queste parti, d’obbligo una visita da Santoro, salumificio di alta qualità famoso nel mondo per la produzione del Capocollo di Martina Franca.

Ostuni

La “città bianca” per eccellenza si eleva sulla Valle degli Ulivi secolari che la divide dal mare. I suoi vicoli che salgono verso la Cattedrale di Santa Maria dell’Assunzione, edificata nel 1435, vivono freneticamente tutto l’anno grazie alle migliaia di turisti attratti dall’unicità di questo borgo. Artigianato tipico e piccole botteghe enogastronomiche contribuiscono a colorare le bianchi pareti delle case tipiche e regalano ai frequentatori uno scorcio della Puglia più autentica e tradizionale.

Ceglie Messapica

Ceglie è un piccolo gioiello, un borgo sonnecchiante in cui gli elementi di architettura medioevale si mescolano con quelli di epoca tardo barocca aumentandone a dismisura il pathos.

Affascinante il Castello Ducale, di epoca normanna, che domina il borgo medioevale dal punto più alto del borgo.

Impossibile parlare di Ceglie senza menzionare l’Osteria Cibus, fiore all’occhiello della ristorazione regionale. Un angolo di pace e appagamento difficili da ritrovare altrove, magistralmente gestito da “Lillino” che da ottimo padrone di casa da la possibilità ai suoi ospiti di visitare le grotte dove campeggiano formaggi e salumi di produzione propria i cui profumi inebriano i clienti prima ancora di sedersi a tavola. La sua cucina verace e sincera è il miglior biglietto da visita per il borgo.

Locorotondo

La “città del vino”, in provincia di Bari, condivide con Cisternino e Martina Franca l’affaccio sulla Valle d’Itria. Anche qui le pareti imbiancate connotano un centro storico incantevole caratterizzato dalle “cummerse”, le abitazioni tipiche con i tetti spioventi. La conformazione a spirale è la particolarità di questo borgo, dal quale si possono osservare alcuni dei panorami più belli di tutta la regione, grazie anche alla presenza di centinaia di “trulli” che puntellano la rigogliosa e verdeggiante campagna sottostante.

Martina Franca

Città barocca, Martina Franca deve molto del suo fascino e della sua importanza ai Duchi di Caracciolo, fautori anche della costruzione del Palazzo Ducale che oggi, oltre ad ospitare la sede del Comune, è anche un importante polo museale.

Il borgo è un esempio perfetto di architettura barocca e neoclassica, perfettamente sintetizzati nella piazza semiellittica dedicata a Maria Immacolata.

A due passi domina sul centro storico la Basilica di San Martino, edificata a metà ‘700 e dedicata al santo patrono della città, San Martino.