Quando la Presidenza è donna

Immaginate un piccolo Paese di neanche 400mila abitanti che chiami i suoi abitanti a decidere su chi dovrà guidare il governo.

Immaginate anche che a ‘contendersi’ la presidenza siano 3 donne.

Immaginate ancora che le 3 ‘aspiranti’ alla presidenza siano sotto i 60 anni di età con una media anagrafica delle 3 candidate che è sotto i 50 anni.

Immaginate che colei che è stata scelta dagli elettori abbia dichiarato pubblicamente in campagna elettorale di non aver mai fatto politica.

Dove siamo?

Siamo in Islanda, dove Halla Tòmasdòttir ha vinto le elezioni presidenziali in Islanda, imponendosi in un affollato campo in cui le altre due principali sfidanti erano anche donne.

La 55enne imprenditrice ha ottenuto il 34,3%, contro il 25.2% dell’ex premier Katrin Jakobsdottir e il 15,5% di Halla Hrund Logadottir.

Tòmasdòttir ha fatto campagna elettorale presentandosi come estranea alle politiche di partito, insistendo sulla necessità di concentrarci su questioni come gli effetti dei social media sulla salute mentale dei giovani, lo sviluppo del turismo ed il ruolo dell’intelligenza artificiale.

La nuova presidente succederà dal primo agosto.

Fonte foto: pagina FB Halla Tómasdóttir

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