Ormai gli occhiali ‘intelligenti’ RayBan li conosciamo tutti, grazie anche alla massiccia pubblicità cui siamo sottoposti quotidianamente. Secondo Bloomberg, Mark Zuckerberg ha comprato una partecipazione inferiore al 3% nella società che produce i Ray-Ban: una quota che vale circa 3,5 miliardi di dollari agli attuali prezzi di mercato anche se Meta sta pensando ad ulteriori investimenti in EssilorLuxottica così da portare la propria quota a circa il 5% nel tempo.
Se le rivelazioni di Bloomberg fossero vere (perché non dovrebbero?) la strategia di Meta su occhiali smart, intelligenza artificiale e sul nuovo ruolo di questi dispositivi – un tempo pensati solo per correggere difetti visivi – appare sempre più chiara: non sostituire, ma affiancare e (forse un giorno) superare lo smartphone.
Un investimento quello di Meta sempre più strategico volto ad implementare la collaborazione con l’azienda di Agordo per lo sviluppo di ‘occhiali smart’.
Dal 2020 avvenne l’annuncio della collaborazione tra Meta e EssilorLuxottica che sfociò poi con la nascita del primo occhiale a marchio Ray-Ban: il tutto ormai si lega al focus sempre più deciso sull’intelligenza artificiale, che per il patron svizzero rappresenta l’assoluta priorità con gli ‘smart glass’ che permettono a Meta di poter disporre di un proprio hardware, controllando altresì la loro distribuzione.
Zuckerberg e il suo management – è proprio il caso di dirlo – ‘vedono’ un futuro dove le persone utilizzeranno gli occhiali intelligenti per diverse attività come il ‘gaming’ e per molte altre che, seppur correlate, saranno sempre più presenti nella quotidianità di una persona.
Per EssilorLuxottica, invece, l’accordo offre l’occasione di rafforzare la propria presenza nel mondo hi-tech: con Meta, lo scorso giugno, hanno annunciato la nascita di Oakley Meta, una nuova categoria di Performance AI Glasses’ che combinano l’intelligenza artificiale avanzata di Meta con il design iconico di Oakley impreziosite dalle lenti Prizm, compiendo così un ulteriore passo in avanti nella loro partnership.
Occhiali che ‘guardano’ sempre più al futuro e che non serviranno più solo per curare una semplice miopia e questo, Meta e la stessa EssilorLuxottica lo hanno già capito.
L’importante è capire se saremo o se siamo già pronti a vedere (anche) con gli occhi di Meta.
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