Yoox, da primo Unicorno italiano all’annuncio di 200 licenziamenti tra Bologna e Milano

La doccia non è stata fredda, bensì gelata: Yoox Net-a-porter ha dichiarato 211 dipendenti in esubero sui 1.091 in tutta Italia. L’azienda ha comunicato ai sindacati l’avvio della procedura di licenziamento.

I lavoratori a rischio sono concentrati tra Bologna (160) e Milano.

Però su questo annuncio non c’è stato nulla a livello di comunicazione preventiva, con le convocazioni di tavoli sindacali come accade di solito in Italia quando si tratta di esuberi e come da adempimenti di legge in materia di comunicazione preventiva sullo stato di crisi aziendale.

Per questo Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs parlano di una situazione “inaccettabile”, visto che non c’erano avvisaglie di sorta, con i lavoratori letteralmente spiazzati e, ora, nel panico.

Yoox Net-a-porter (Ynap) è nata nel 2000 dalla mente dell’imprenditore emiliano-romagnolo Federico Marchetti, prima start up unicorno italiana in grado di raggiungere, non quotata in Borsa, una valutazione di mercato di almeno un miliardo di dollari.

Dopo la fusione del 2015 con la la britannica Net-à-Porter, qualche anno dopo, nel 2018, è passata di mano: Ynap venne acquisita dal colosso svizzero Richemont, proprietario tra l’altro degli orologi Cartier e delle penne Montblanc.

Richemont l’ha poi venduta tra il 2024 e il 2025 alla tedesca Mytheresa.

La nuova proprietà, che fa capo Luxesperience, ha dichiarato una riduzione di ricavi 191 milioni nell’ultimo esercizio e perdite complessive superiori a 2 miliardi negli ultimi due anni e lanciato una riorganizzazione, che prevede un accentramento delle funzioni attualmente svolte da Yoox a livello di gruppo.

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