COMMENTI E COMUNITÀ, UN DIALOGO COSTRUTTIVO E NON DISTRUTTIVO BASATO SULL’ODIO

Le notizie di attualità ogni giorno danno la possibilità di commentare a tutti gli utenti lettori della community dei media, ma non sempre i commenti possiamo definirli ‘polite’, tutt’altro.

La libertà d’espressione è sacra, ma qual è il confine che non bisognerebbe mai superare per evitare di finire nel baratro dell’odio online spesso perpetrato dagli haters sovente nascosti sotto profili falsi e/o troll?

I media hanno un compito molto importante per evitare che le discussioni online degenerino, distruggendo tutti i tentativi di avviare una discussione costruttiva basata sui commenti degli utenti che vogliano confrontarsi su di un tema specifico con rispetto reciproco – e non con posizioni estremistiche, polarizzate e troppe volte cariche di odio.

Sabato 11 ottobre a partire dalle 15.00 fino alle 17.00 a Materia Spazio libero a Castronno in provincia di Varese, dialogheremo sugli aspetti sia valoriali che critici sulla gestione e la moderazione dei commenti da parte dei media.

Lo faremo con Pier Luca Santoro di DataMediaHub che ci accompagnerà nelle migliori pratiche da seguire per i media per gestire e moderare una community, anche attraverso la predisposizione di linee guida da seguire.

Il fine ultimo è quello di fare in modo che i commenti tra gli utenti non diventino un campo di battaglia – o terreno di messaggi carichi di odio e sempre più polarizzati – puntando, invece, ad avviare una discussione che sia sempre costruttiva e ricca di spunti di riflessione nella community.

A moderare il tavolo Martina Toppi, giornalista della Provincia di Como e Norman di Lieto che dialogheranno insieme a:

  • Carlo Bartoli, Presidente Ordine nazionale dei Giornalisti;
  • Marco Giovannelli, Direttore Varese News;
  • Luca Levati, Direttore Radio Lombardia.

Per iscriversi, se non si è giornalisti, questo il link per i biglietti gratuiti per l’evento:

Per iscriversi come giornalisti per avere anche il riconoscimento dei crediti formativi per la formazione obbligatoria prevista dall’Ordine nazionale.

Lascia un commento