Carissime vacanze

Il tema tanto caro ai dibattiti social di questi giorni si popolano di due campi contrapposti: da un lato i proprietari degli stabilimenti balneari che lamentano una diminuzione delle presenze nei lidi anche in quello che dovrebbe essere il mese per eccellenza per l’incoming / accoglienza turistica, ovvero Sua Maestà (un tempo) Agosto.

Dall’altra, gli stessi turisti che forse come arma di difesa contro il caro lettini / ombrelloni non hanno altra scelta che evitare di prenotare o di farlo semplicemente altrove, fosse in un campeggio o all’estero.

E ancora: ci sono poi gli opinionisti che pensano che alla fine, i titolari dei lidi un po’ se la sono cercata, aumentando prezzi a dismisura e sempre più ‘sordi’ anche alle tante vituperate liberalizzazioni anche per rispondere alla Direttiva Europea 2006/123/CE, nota come Direttiva Bolkestein.

Non sarà invece che la forbice tra persone sempre più ricche e scivolamento all’indietro di quelle sempre più povere stia aumentando a dismisura?

E ancora: avete notato come il ceto medio stia sparendo andando verosimilmente verso una caduta verso il basso inesorabile?

Pochi soldi, maggiore attenzione anche in come questi vengono spesi: altro che ombrelloni e lettini a prezzi fantasmagorici in prima fila per le due settimane centrali di agosto, piuttosto si rinuncia o si va altrove, spendendo meno.

Fonte foto: Foto di gianfilippo maiga da Pixabay

Se Meta sale al 5% in EssilorLuxottica

Ormai gli occhiali ‘intelligenti’ RayBan li conosciamo tutti, grazie anche alla massiccia pubblicità cui siamo sottoposti quotidianamente. Secondo Bloomberg, Mark Zuckerberg ha comprato una partecipazione inferiore al 3% nella società che produce i Ray-Ban: una quota che vale circa 3,5 miliardi di dollari agli attuali prezzi di mercato anche se Meta sta pensando ad ulteriori investimenti in EssilorLuxottica così da portare la propria quota a circa il 5% nel tempo.

Se le rivelazioni di Bloomberg fossero vere (perché non dovrebbero?) la strategia di Meta su occhiali smart, intelligenza artificiale e sul nuovo ruolo di questi dispositivi – un tempo pensati solo per correggere difetti visivi – appare sempre più chiara: non sostituire, ma affiancare e (forse un giorno) superare lo smartphone.

Un investimento quello di Meta sempre più strategico volto ad implementare la collaborazione con l’azienda di Agordo per lo sviluppo di ‘occhiali smart’.

Dal 2020 avvenne l’annuncio della collaborazione tra Meta e EssilorLuxottica che sfociò poi con la nascita del primo occhiale a marchio Ray-Ban: il tutto ormai si lega al focus sempre più deciso sull’intelligenza artificiale, che per il patron svizzero rappresenta l’assoluta priorità con gli ‘smart glass’ che permettono a Meta di poter disporre di un proprio hardware, controllando altresì la loro distribuzione.

Zuckerberg e il suo management – è proprio il caso di dirlo – ‘vedono’ un futuro dove le persone utilizzeranno gli occhiali intelligenti per diverse attività come il ‘gaming’ e per molte altre che, seppur correlate, saranno sempre più presenti nella quotidianità di una persona.

Per EssilorLuxottica, invece, l’accordo offre l’occasione di rafforzare la propria presenza nel mondo hi-tech: con Meta, lo scorso giugno, hanno annunciato la nascita di Oakley Meta, una nuova categoria di Performance AI Glasses’ che combinano l’intelligenza artificiale avanzata di Meta con il design iconico di Oakley impreziosite dalle lenti Prizm, compiendo così un ulteriore passo in avanti nella loro partnership.

Occhiali che ‘guardano’ sempre più al futuro e che non serviranno più solo per curare una semplice miopia e questo, Meta e la stessa EssilorLuxottica lo hanno già capito.

L’importante è capire se saremo o se siamo già pronti a vedere (anche) con gli occhi di Meta.

Fonte foto: Foto di sonywisnup da Pixabay