COMMENTI E COMUNITÀ, UN DIALOGO COSTRUTTIVO E NON DISTRUTTIVO BASATO SULL’ODIO

Le notizie di attualità ogni giorno danno la possibilità di commentare a tutti gli utenti lettori della community dei media, ma non sempre i commenti possiamo definirli ‘polite’, tutt’altro.

La libertà d’espressione è sacra, ma qual è il confine che non bisognerebbe mai superare per evitare di finire nel baratro dell’odio online spesso perpetrato dagli haters sovente nascosti sotto profili falsi e/o troll?

I media hanno un compito molto importante per evitare che le discussioni online degenerino, distruggendo tutti i tentativi di avviare una discussione costruttiva basata sui commenti degli utenti che vogliano confrontarsi su di un tema specifico con rispetto reciproco – e non con posizioni estremistiche, polarizzate e troppe volte cariche di odio.

Sabato 11 ottobre a partire dalle 15.00 fino alle 17.00 a Materia Spazio libero a Castronno in provincia di Varese, dialogheremo sugli aspetti sia valoriali che critici sulla gestione e la moderazione dei commenti da parte dei media.

Lo faremo con Pier Luca Santoro di DataMediaHub che ci accompagnerà nelle migliori pratiche da seguire per i media per gestire e moderare una community, anche attraverso la predisposizione di linee guida da seguire.

Il fine ultimo è quello di fare in modo che i commenti tra gli utenti non diventino un campo di battaglia – o terreno di messaggi carichi di odio e sempre più polarizzati – puntando, invece, ad avviare una discussione che sia sempre costruttiva e ricca di spunti di riflessione nella community.

A moderare il tavolo Martina Toppi, giornalista della Provincia di Como e Norman di Lieto che dialogheranno insieme a:

  • Carlo Bartoli, Presidente Ordine nazionale dei Giornalisti;
  • Marco Giovannelli, Direttore Varese News;
  • Luca Levati, Direttore Radio Lombardia.

Per iscriversi, se non si è giornalisti, questo il link per i biglietti gratuiti per l’evento:

Per iscriversi come giornalisti per avere anche il riconoscimento dei crediti formativi per la formazione obbligatoria prevista dall’Ordine nazionale.

Yoox, da primo Unicorno italiano all’annuncio di 200 licenziamenti tra Bologna e Milano

La doccia non è stata fredda, bensì gelata: Yoox Net-a-porter ha dichiarato 211 dipendenti in esubero sui 1.091 in tutta Italia. L’azienda ha comunicato ai sindacati l’avvio della procedura di licenziamento.

I lavoratori a rischio sono concentrati tra Bologna (160) e Milano.

Però su questo annuncio non c’è stato nulla a livello di comunicazione preventiva, con le convocazioni di tavoli sindacali come accade di solito in Italia quando si tratta di esuberi e come da adempimenti di legge in materia di comunicazione preventiva sullo stato di crisi aziendale.

Per questo Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs parlano di una situazione “inaccettabile”, visto che non c’erano avvisaglie di sorta, con i lavoratori letteralmente spiazzati e, ora, nel panico.

Yoox Net-a-porter (Ynap) è nata nel 2000 dalla mente dell’imprenditore emiliano-romagnolo Federico Marchetti, prima start up unicorno italiana in grado di raggiungere, non quotata in Borsa, una valutazione di mercato di almeno un miliardo di dollari.

Dopo la fusione del 2015 con la la britannica Net-à-Porter, qualche anno dopo, nel 2018, è passata di mano: Ynap venne acquisita dal colosso svizzero Richemont, proprietario tra l’altro degli orologi Cartier e delle penne Montblanc.

Richemont l’ha poi venduta tra il 2024 e il 2025 alla tedesca Mytheresa.

La nuova proprietà, che fa capo Luxesperience, ha dichiarato una riduzione di ricavi 191 milioni nell’ultimo esercizio e perdite complessive superiori a 2 miliardi negli ultimi due anni e lanciato una riorganizzazione, che prevede un accentramento delle funzioni attualmente svolte da Yoox a livello di gruppo.