Italia – Francia, sul cinema i cugini ci battono

La Copertina di D de La Repubblica di sabato 10 marzo 2012

Mi chiedevo come mai non riusciamo a livello di cinema italiano, a fare un film con poco budget ma che possa essere ricordato dagli spettatori.

Per esempio, potrei come “appassionato” di cinema seguire tutti i film italiani che dovessero uscire nell’arco di un anno e, credo, che difficilmente mi ricorderei di qualcuno.

A parte, il regista turco, trapiantato in Italia, Ferzan Ozpetek, pochi registi italiani riescono nell’intento di spendere poco per produrre un film e farlo ricordare per molto.

A mio avviso in Francia ci riescono molto meglio di noi.

L’esempio è la commedia “Emotivi anonimi”, film dello scorso anno, produzione francese che sarà costata davvero molto poco, ma che con un’idea esilarante, diversa, originale ti fa sorridere e commuovere, lasciandoti una sensazione di purezza e leggerezza che pochi nostri film riescono a lasciarci.

Ora, sempre made in France, è nelle sale “Quasi amici”, commedia sull’amicizia quasi impossibile, tra un giovane di colore disoccupato che accetta di accudire un milionario paraplegico con tutte le difficoltà del caso.

Perché noi italiani nei cinema non riusciamo a vedere più nulla di made in Italy di originale e che ci comunichi qualcosa, a parte i soliti stereotipi?

Attendiamo risposte che, come sempre, non arriveranno.

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Alda Merini

nettaphoto’s Picture from Flickr.com

Ho pensato tanto a quanta poesia ci fosse nei testi di Lucio Dalla e, ho pensato ancora, alla mia poetessa preferita, Alda Merini.

E ho voluto mettere insieme una delle tante poesie della Merini insieme ad una delle tante canzoni di Lucio, un mix strano, sublime e intriso di poesia.

Proprio quello che volevo ottenere, un risultato straordinario.

Il titolo della poesia della Merini che ho scelto ha un titolo che, non possiamo che dedicare a Lucio Dalla.

“Che la terra ti sia finalmente lieve”

Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

(Alda Merini, Terra d’Amore, 2003 )

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