Discorso sulla precarietà

In questi giorni tra le tante notizie che arrivano nel “tritacarne” mediatico, una davvero mi ha colpito particolarmente.

E dopo avermi colpito molto, ho deciso di farla decantare un po’.

Credo che mai come in questo periodo storico sia molto forte nella gente il senso di precarietà, accentuato negli ultimi anni dalla crisi economica finanziaria che attraversa in maniera particolare la vecchia Europa e, ancor di più il nostro Paese.

Non mi soffermo su quanto questa crisi abbia fatto comodo all’Italia per nascondersi dietro la foglia di fico della crisi mondiale, dato che ci trovavamo a crescita zero anche quando gli altri Stati dell’Unione Europea e del resto del mondo viaggiavano a ben altre cifre. Ma tant’è, questo sarebbe un altro discorso che preferirei approfondire in maniera più analitica e dettagliata in un reportage a parte, proprio sul caso Italia.

Ora vorrei soffermarmi sul discorso che Papa Francesco ha fatto nei giorni scorsi in Santa Maria Maggiore.

Come dicevo le notizie vengono immediatamente utilizzate e poi dimenticate in breve tempo.

Ma il discorso sulla precarietà di Papa Francesco merita un approfondimento.

“La Madonna ci aiuta a crescere, ad affrontare la vita, ad essere liberi”. Una mamma aiuta i figli a crescere e vuole che crescano bene – prosegue il Pontefice -. Per questo li educa a non cedere alla pigrizia che deriva anche da un certo benessere, a non adagiarsi in una vita comoda che si accontenta di avere solo delle cose. La mamma ha cura dei figli perché crescano sempre di più, crescano forti, capaci di prendersi responsabilità, di impegnarsi nella vita, di tendere a grandi ideali”.

Fotografando ogni giorno la rassegnazione che vedo in troppe persone, soprattutto giovani, credo che questo sia un monito che per le nuove generazioni debba valere come un mantra.

Si può lasciare quel poco che si crede di possedere, che si pensa ci possa dare quel finto benessere  cui non riusciamo proprio a rinunciare, perché siamo assorti in una esistenza fatta di troppe comodità.

E da qui il monito del Papa per i giovani:

“Una vita senza sfide non esiste. E un ragazzo, o una ragazza, che non sa affrontarle mettendosi in gioco, è senza spina dorsale. La libertà ci è donata perché sappiamo fare scelte buone nella vita.”

Osate.

E buona fortuna a chi ci proverà davvero!

 

 

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